Trema la Sicilia occidentale: una serie di scosse di terremoto (3.5 la più forte) ha investito il trapanese, con epicentro tra Salemi e Vita. Non risultato danni.
TRAPANI – Una serie di scosse di terremoto ha movimentato l’alba di lunedì 14 settembre nella Sicilia occidentale.
Terremoto in provincia di Trapani
L’evento sismico più forte è stato registrato alle 5:47 con una magnitudo di 3.5. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 14 km di profondità ed epicentro vicino i comuni di Vita e Salemi. La scossa è stata preceduta e seguita da altri due terremoti entrambi di magnitudo 3.1.
Non si hanno segnalazioni di danni a persone o cose.
Il sisma del Belice
La zona in questione è notoriamente molto sismica. Nel 1968 fu gravemente colpita in occasione del famoso terremoto del Belice. Tra il 14 e il 15 gennaio, una serie di violente scosse si abbatté sull’omonima Valle, a cavallo delle province di Trapani, Palermo e Agrigento. I danni furono calcolati sul X grado della scala Mercalli mentre i sismografi rilevarono una magnitudo momento 6.4.
La prima scossa colpì in particolare Gibellina, Salaparuta e Poggioreale. La successiva estese i danni anche a Menfi, Montevago, Partanna, Salemi, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa e Vita.
I morti furono circa 300 (in molti avevano lasciato le abitazioni dal pomeriggio), un migliaio i feriti e 90 mila sfollati.
Dopo decenni di interminabili lavori, la valle del Belice si è lentamente risollevata e gli antichi paesi della valle sono stati in gran parte ricostruiti in luoghi distanti da quelli originari interessati dal terremoto: nuove abitazioni, infrastrutture urbanistiche e stradali hanno riportato condizioni di vivibilità ma hanno anche profondamente modificato il volto di quella parte della Sicilia.